13/04/2017, sesto giorno di crociera. Appunti sparsi recuperati dal cestino della spazzatura.
Non si è visto nulla all’orizzonte, non un lembo di terra. La giornata è trascorsa velocemente tra piscina, ristorante, palestra e parrucchiere. Ho condito quest’insalatina stuzzicante con letture e chiacchiere quanto basta.
Prendendo il sole sul ponte più alto a prua, mi sono goduta ad esempio l’audiolibro di un classico della letteratura che già conosco, “La metamorfosi” di Franz Kafka. Ascoltare un racconto, anzichè leggerlo, stuzzica il bambino che sopravvive in noi con testardaggine, soprattutto quando è ottimamente narrato ( ho scaricato la versione dalla App Audible di Amazon)
Inoltre ho avuto occasione di conversare in tutte le lingue che sto studiando per passione e necessità: l’inglese e un poco di spagnolo con il personale di bordo, francese e tedesco con vicini di cabina, il portoghese con il parruchiere brasiliano che mi ha fatto la messinpiega.
Una nave da crociera è, in fondo, un interessante crogiolo di nazionalità e culture diverse, è un osservatorio delle abitudini umane più disparate. Uno studioso di sociologia o psicologia troverebbe di certo terreno fertile e spunto per scrivere qualche libro (ma magari esistono giá, sono io l’ignorante).
“Siete Italiani-Italiani?” Ci ha chiesto un cameriere al ristorante, un napoletano verace, facendoci accomodare al nostro tavolo con l’elegante spontaneità tipica della migliore scuola alberghiera italiana.
La richiesta di precisazione derivava probabilmente dal fatto che a bordo ci sono moltissimi italo-americani imbarcatisi a Miami per le vacanze pasquali. Ho avuto l’impressione che, in qualche misura, l’informazione gli fosse utile dal punto di vista professionale. Forse gli Italiani- Italiani sono più esigenti degli Altri, oppure gli Altri hanno abitudini alimentari che ignoro. Nei prossimi giorni forse avrò modo di approfondire l’argomento.
Avrei voluto che l’immagine simbolo della giornata fosse la mia foto in abito da sera, ma il pianeta terra in abito da tramonto ha vinto… come al solito.